Il battito di piatti e mani accompagna la ragazzina
Che vola spaurita sulla folla
A piedi nudi su quel filo teso
Tra il medioevo e il dopodomani dell’Occidente
Nel caos dei motorisciò che compostamente anarchici
Punteggiano la Town High Road pomeridiana
Le vacche dormono negli anfratti del futuro
I pali della luce strozzati da mille cavi
Pronti ad esplodere in un singulto sovraccarico
Qui, dove nessuno ha idea di chi sia il suo vicino
Qui, dove qualcosa è già successo
- pareva impossibile -
Dove qualcosa ancora succederà
Forse un pedone travolto, forse un riverbero
Di un altro mondo
Che manda cablogrammi gracchianti
Dal fonografo ai piedi del tempio
Ma quale scempio è la modernità
Lo chiedo all’elefante sacro
Ai pellegrini nudi, sudati e scuri
Al venditore di ciambelle fosforescenti
Ma la bambina trapezista, ancora,
mi fissa seria e non risponde
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