02 marzo 2010

Per E.L.M.

Quando è successo, mi hai chiesto
Cosa hai pensato
Ti ho visto, gli ho risposto
In una luce di perfezione
C’era del sangue, volle sapere
Da qualche parte sì, ne sono quasi certo
Sulla tua testa, e su uno zigomo
Se non m’inganna il tempo
Cosa hai pensato
Forse a Parmenide o alla pioggia
No, eri una scimmia, questo ho pensato
Una scimmia esatta, sovrumana
Inaspettatamente carica d’esperienza
E ti è bastato
Penso di sì, ma era ormai notte fonda
Ed io ero stanco
E tu eri stanco

Sai, certe parole sono un tesoro
Non sprechiamo questa felicità

Quando è successo, mi hai chiesto
Cosa hai pensato
Alla morte, alla mia morte
Non ti capisco papà
Finché sei figlio sei come immortale
Tutti lo siamo fino a prova contraria
E’ vero, tu sei un ragazzo saggio
Ma tu nascevi e io incominciavo a morire
Naturalmente non era colpa tua
Era la divina indifferenza della biologia
O di Dio, sceglila tu la parola
Mi dispiace
Non dovrebbe, è stato tutto naturale
Anche le mie lacrime che,
Adesso lo capisco,
Erano più per me che per te

(2029)

2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
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