L’estate, di nuovo mentitrice
Ha presentato il conto ai debitori
(ben prima che la cedola fosse scaduta)
Nel sangue di una strage di sandali innocenti
E stanche fodere, di colpo condannate
All’insipienza
Trevaglao, canta la musa del display della stazione
E il mio pensiero corre al facile esotismo
Di un sogno in portoghese smozzicato
Mentre succede che si sfiorino due donne
In un colloquio che scimmiotta un bacio
Dobbiamo ripensare – dice la bionda
Innanzitutto il concetto di per sempre
(aprile 2010)
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